Il senso della “Comunità Ospitale”
Le “Comunità Ospitali” rappresentano un innovativo modello di offerta turistica per una vacanza all’interno di un luogo di una piccola parte d’Italia che vuole essere “speciale”.
La “Comunità Ospitale” rappresenta un dispositivo organizzativo a disposizione di una domanda turistica che desidera sostenibilità e autenticità. Tale dispositivo è pensato per coinvolgere e fornire emozioni uniche nei territori che ospitano e per i turisti che vi sono ospitati.
La “Comunità Ospitale” è un modello di sviluppo turistico che viene promosso all’interno della rete italiana dei borghi autentici (200 territori e comunità…che ce la vogliono fare). Essi si distinguono dalle classiche mete di vacanza per l’atteggiamento unico di chi ospita e per la particolare esperienza che può realizzare di chi viene ospitato, che ripartirà con un bagaglio carico di racconti ed emozioni difficili da dimenticare.
La “Comunità Ospitale” è un luogo e una destinazione in cui gli ospiti possono sentirsi cittadini seppure “temporanei”, identificandosi nel ritmo dolce della vita del borgo, conoscendo e apprezzando i prodotti materiali e i beni immateriali che vengono prodotti in quel territorio, ricevendo nuovi apporti culturali e nuove contaminazioni emotive… Un luogo, in sostanza dove (ri)trovare una dimensione vera e autentica.
La “Comunità Ospitale” valorizza il territorio, preservandolo dal rischio di omologazione tipico di un marketing consumistico concepito solo per massimizzare i profitti. I luoghi coinvolti si organizzano per l’accoglienza, valorizzando la propria identità e offrendo al turista l’esperienza non invasiva dell’azione dell’uomo sull’ambiente, fatta di gesti antichi e ricchi di cura per un patrimonio da conservare.
La “Comunità Ospitale”, da parte sua, si organizza per essere tale attuando un percorso di qualità che coinvolge tutto il borgo, i cittadini, gli operatori economici e gli Amministratori pubblici condividendo insieme una strategia unica di accoglienza, una visione comune in grado di assicurare all’ospite una permanenza indimenticabile, basata sulla partecipazione e sulla scoperta dei particolari.
La “Comunità Ospitale” è un luogo inclusivo, che non discrimina la diversità ma punta a creare relazioni, prima della visita mediante il racconto di se stessa e della propria identità e durante la visita mediante un’interpretazione condivisa dell’esperienza, quindi dopo la visita alimentando il dialogo a distanza ed il confronto affinché coloro che sono stati ospiti possano narrare la vacanza e condividere, anche se lontani, il ritmo della vita del luogo.
La “Comunità Ospitale” promuove una qualità diffusa e rappresenta il volano per una crescita economica e sociale sostenibile del territorio coinvolto; si pone l’obiettivo costante di migliorare, conservare e valorizzare le risorse a disposizione, puntando sulle proprie radici ma anche sull’innovazione capace di migliorare il luogo senza snaturarlo.
La “Comunità Ospitale” promuove la partecipazione attiva della cittadinanza nel processo di accoglienza, dalle fasi di progettazione dell’offerta fino alla creazione dell’esperienza di fruizione mediante il tutor dell’ospite; molto più di una semplice guida turistica,interprete e accompagnatore, mediatore fra la cultura dell’ospite e dell’ospitante. Il tutor è uncittadino del luogo che si offre di accompagnare, passo passo, il viaggiatore durante il suo soggiorno nel borgo, per fargli scoprire la vita del posto, le sue particolarità, le bellezze che magari rischierebbero di rimanere nascoste. Coinvolto nella vita del borgo, esperto conoscitore del territorio, della cultura locale e delle tradizioni, il tutor è “il consigliere” del viaggiatore.
La “Comunità Ospitale”, per essere tale, deve vivere in qualità per restituire qualità, proponendo una visione del turismo non basata semplicemente sullo scambio di beni e servizi, ma facendo della relazione con l’ospite il valore aggiunto da spendere sul mercato delle destinazioni.
La “Comunità Ospitale” è quindi una comunità fatta di persone che nella loro individualità agiscono per la creazione di un bene comune e condiviso; che sfruttano in maniera costruttiva il rapporto turista/residente per aiutarsi reciprocamente a trovare risposte alle domande che le contingenze impongono. Il rapporto con il turista, che porta con sé prospettive nuove e diverse, è fondamentale in questo senso, per allargare i propri orizzonti e prendere coscienza di nuove realtà, ricche di valori e storia che tanto possono insegnare nel gioco dell’accoglienza.
È per ciò che le “Comunità Ospitali” adottano lo slogan…“gente che ama ospitare”.
Sulla base di questo quadro di valori, la presente “Carta dell’Ospitalità” rappresenta l’esplicitazione della volontà degli operatori che aderiscono alla “Comunità Ospitale” di impegnarsi costantemente ad osservare e valorizzare i principi che seguono e, nel contempo, costituisce anche lo strumento di adesione volontaria, da parte degli ospiti, allo scopo di costruire un clima ospitale efficace e partecipativo.
I diritti e i doveri di chi ospita
La “Comunità Ospitale” si impegna ad essere sostenibile. Poiché fare turismo richiede un grande senso di responsabilità sociale, ogni comunità si impegna ad essere sostenibile, ad informare e sensibilizzare i viaggiatori sul rispetto dell’ambiente e delle realtà dei luoghi visitati, coinvolgendo in questo processo i propri membri e promuovendo in tutte le circostanz l’attitudine al dialogo e al rispetto degli equilibri ambientali e sociali.
L’ospitalità è prima di tutto una relazione umana. L’ospitalità, prima di essere un’attività economica legata alle pratiche turistiche, è una relazione umana basata sul desiderio reciproco di accogliere e di essere accolti e sull’innata curiosità di conoscere e scoprire una comunità e il suo territorio per costruire una esperienza.
L’ospite è un cittadino temporaneo. La “Comunità Ospitale” offre prodotti e servizi ospitali a prezzi equi e trasparenti, informa l’ospite-viaggiatore sulle prerogative del territorio, creando un dialogo attivo e costruttivo con il “cittadino temporaneo” convinta che ogni incontro sia un’esperienza e che le esperienze diano il senso alla vita.
Impegno comune. Le Autorità locali delle Comunità Ospitali sono orgogliose di ricevere ospiti ed è per questo motivo che adottano provvedimenti amministrativi e organizzativi che facilitano una “ospitalità di successo”.
Il sorriso è un dono. Il sorriso spontaneo e naturale è un “dono” e nell’ospitalità è importante “scambiarsi doni fra chi ospita e chi viene ospitato”.
Il cibo è l’anima del territorio. I prodotti locali, sia quelli alimentari o gastronomici che quelli dell’artigianato e della manifattura locale, sono scrigni di sapienza della comunità che, nel tempo, devono arricchirsi, per divenire sempre più ambasciatori del patrimonio culturale e identitario locale.
Il cibo è relazione. Il piatto tipico locale, oltre che costituire un’ottima occasione di consumo a impatto ambientale zero, è il “pretesto” per condividere un sapore, un racconto e un’emozione.
Pensa pulito e green. È ingiusto, per sé e per gli altri, inquinare e consumare risorse. La “Comunità Ospitale” si impegna a non sprecare risorse, anche se piccole, perché potrebbero servire ad altri. Un ambiente pulito crea fiducia e la fiducia è il cuore dell’amicizia.
I diritti e i doveri di chi viene ospitato
Sii responsabile nel tuo viaggiare. Spinto dal desiderio di conoscere ed incontrare gli altri rispetta l’identità dei luoghi e l’organizzazione che le comunità stesse hanno deciso di darsi per accoglierlo nel migliore dei modi.
Fai come se fossi a casa tua. Sentiti comodo e libero come se fossi a casa tua, senti questo territorio come se fosse il tuo – intimo, famigliare, conosciuto, parte di te. Trattalo e rispettalo come se questo paesaggio, questi cibi, questo linguaggio, queste strade, e queste persone formassero il contesto nel quale tu verresti a vivere.
Rispetta sempre le persone che incontri, quelle che ti accolgono e quelle con cui semplicemente scambi uno sguardo. L’unicità della tua vacanza, il tuo “star bene nel luogo”, dipenderanno anche dalle relazioni che nasceranno, e il rispetto (anche per chi ci sembra “lontano”) è alla base di ogni relazione.
Viaggia informato: dedica un po’ di tempo, prima della partenza, alla conoscenza del borgo che visiterai. Il viaggio è anche un momento di crescita personale e un minimo di consapevolezza circa il territorio che ti ospiterà sarà una base importante per capirlo, “sentirlo” e attraversarlo in modo consapevole.
Fai in modo che il tuo viaggio sia il più sostenibile possibile. Riduci al minimo gli sprechi, privilegia i prodotti di qualità a chilometro zero, muoviti con la consapevolezza che la bellezza del territorio che stai attraversando si mantiene anche in base al tuo comportamento.
Vai alla ricerca delle radici del luogo che stai imparando a conoscere e delle persone che lo vivono ogni giorno rispettando i loro spazi e le loro tradizioni. Ascolta storie, leggende, miti. Per quanto sia bella la “superficie” del tuo viaggio, provare a raggiungerne la profondità delle origini sarà un’esperienza unica.
Lascia che la tua mente sia aperta. Viaggia con la giusta predisposizione alla scoperta, alla novità, alla conoscenza. Lasciati coinvolgere dalla vita quotidiana della comunità che incontri. Sperimenta, gusta, sii curioso. Stai attraversando un mondo nuovo, non privarti dell’esperienza di crescere durante questo viaggio.
Quando il viaggio sarà finito, condividi la tua esperienza. Rifletti, rendi partecipe chi ti circonda delle tue emozioni, dei ricordi e di tutto quello che del viaggio è rimasto in te. La bellezza di un racconto aiuta a valorizzare quella del luogo che l’ha creato.